Oggi toccano quota 8 full-lenght con “Sea Eternally Infested”, di cui due (gli “RRR”) raccoglievano materiale d’archivio (e sono da annoverare in discografia anche 3 EP), non male per una band che ha una dozzina d’anni e che soprattutto deve muoversi discograficamente nel problematico mercato italiano. Gli Anguish Force però hanno quella spinta verso il mondo teutonico data dalla loro ubicazione geografica e dal loro metal sound, che guarda da sempre con favore alle sonorità melodic speed scaturite dalle zucche di Amburgo in primis, a metà anni ’80. Rispetto al precedente “Atzwang” il gruppo muta pelle per 3/5, anche se tra i nuovi innesti in formazione c’è una vecchia conoscenza, Luck AZ, presente sull’esordio targato 2003 e sul successivo “City Of Ice”. Forti del nuovo vocalist Val Shieldon (Sigma, Renegade, Twilight Zone) gli Anguish Force ricalibrano il tiro su una formula estremamente classica e rodata, privilegiando gli elementi sopra menzionati, ovvero up-tempos e melodie a profusione. In questo senso il loro album non può dirsi esattamente un fulmine a ciel sereno, le soluzioni adottate sono ampiamente codificate, note e utilizzate in ambito heavy-power, tuttavia la band ha sempre onorato devotamente la tradizione metallica, fatta di pezzi semplici, diretti ed efficaci, e su quel solco coerentemente prosegue il proprio cammino. “Sea Eternally Infested” a conti fatti è un platter ambizioso (un concept con tracce anche di 8 e 16 minuti, vere e proprie suite), prevedibile nel suo dipanarsi ma al contempo abbastanza efficace, perché le vecchie ricette della nonna saranno anche “vecchie”, ma se sono sempre in uso ci sarà il suo bel motivo. Sicuramente pregevole la lunga e variegata “Elise Odissey”, un po’ la “Rime Of The Ancient Mariner” degli Anguish Force (con le dovute differenze, s’intende). Attualmente in Italia l’album è acquistabile solo attraverso la band stessa, la Defenders Records lo ha pubblicato per il mercato tedesco.