Quando sembra che tutto sia perduto, quando anche gli stessi metallari (specialmente quelli di nuova generazione) non riconoscono più quella passione che ha animato tutto il vero metal negli anni’80 ecco che dalle fredde lande del Trentino si ergono a difesa della vera attitudine gliAnguish Force, heavy metal band divisa tra Bolzano e il paesino diAtswang. Oltre a proporre un heavy metal puro e senza compromessi, gliA.F, nella fattispecie nella persona di Lgd, chitarrista, fondatore e principale autore di tutte le canzoni, si dimostrano dei veri defenders of the faith come non se ne sentiva parlare da tempo immemore. Parole semplici, vere, crude hanno reso questa bella chiacchierata con Lgd, una degna cornice ai loro due nuovi lavori (“Created 4 self destruction” e la raccolta “RRR 1988/1997” recensiti sulla nostra rivista). Con disponibilità e quel grande spirito di fratellanza tipico del Metal, il buon Luigi c’ha concesso questa interessante e simpatica intervista, rilasciata in questo caldo inizio di settembre, che sicuramente affrancherà i defenders più bisognosi di speranza e di fiducia nel nostro beneamato mondo, che nonostante tanto metallo, necessità costantemente di botte di antiruggine.
L) Allora caro Luigi. Gli Anguish Force possono definirsi a tutti gli effetti dei decani del metal italiano essendosi formati nominalmente nel 1988 e di fatto nel 1995. Come mai questo intervallo di tempo fra l’ideazione e la costituzione della band?.
LGD) Tutto dipende dal fatto che all’inizio non credevo che nel mio paesino sperduto fosse possibile mettere su una band. Inoltre ero molto giovane e non c’erano i cellulari, internet e tante altre agevolazioni di cui possiamo disporre oggi. All’epoca non avevo le idee chiare come invece le ho oggi e tutto quello che mi limitavo a fare era strimpellare la mia chtarra creando dei pezzi per puro divertimento. Solo in seguito mi sono reso conto che sarebbe valsa la pena e così già nei primi anni’90 cercai delle persone, ma nel 1992 dovetti star via per un anno a causa del servizio militare e poi finalmente dopo esserci andato molto vicino (nel 1994) nel 1995 riuscii a costituire il primo nucleo degli Anguish Force.
L) Ultimamente pare che vi siate dati allo stacanovismo avendo pubblicato in contemporanea un nuovo cd (“Created for self destruction” ndr) e una raccolta di vecchie idee (“R.R.R – 1988/1997” ndr.) Come avete organizzato il lavoro e soprattutto c’è un ‘filo rosso’ che unisce il nuovo lavoro con la raccolta o sono due uscite completamente distinte?
LGD) Sono due cose completamente distinte, ma sono unite dal nomeAnguish Force che è stato da sempre e sempre sarà sinonimo di un ibrido fra heavy metal, speed e thrash e nonostante si tratti in entrambi i casi di metal puro e incontaminato, non si può fare a meno di notare come le vecchie canzoni abbiano un certo gusto retrò. Un tempo scrivevo un riff e ci costruivo intorno la canzone senza troppe variazioni, oggi invece molte tracce suonano molto più complesse negli arrangiamenti, anche se spesso e volentieri mi piace ancora scrivere pezzi diretti e senza troppi fronzoli.
Il lavoro è stato organizzato in modo da dare la precedenza alle registrazioni di “Created…“e poi abbiamo registrato “RRR…” un disco che a livello personale è denso di significati e ricordi ma che pubblicarlo cerca di dare anche uno sguardo in avanti. Alcuni di questi pezzi, come ad esempio “Heroes of metal” l’abbiamo già eseguita parecchie volte dal vivo. Visto che siamo in argomento, ti dirò che in contemporanea con le registrazioni del prossimo album in studio, partiranno anche le registrazioni del secondo capitolo di “RRR…“, cioè quello comprendente tutto il materiale prodotto dal 1998 al 2002, in modo tale da chiudere il cerchio.
L) Non per essere scontato ma sono rimasto molto colpito dalla title track del nuovo lavoro, sia da un punto di vista musicale che per quel che concerne il pensiero. ‘Created for self destruction‘ ovviamente affronta il problema del nucleare. Secondo te quanto può fare il metal nell’ambito sociale se non altro per smuovere le coscenze?
LGD) Se devo essere sincero non credo che il metal possa fare molto nell’ambito socio-politico. Riguardo agli argomenti trattati su “Created…“sinceramente penso che il nucleare non mi fa tanta paura in ambito industriale, semmai in campo bellico. Le centrali moderne sono ormai sicurissime e anche se si tratta comunque di di un’energia da utilizzare senza abusi, penso che i timori debbano rivolgersi verso certi paesi che si stanno armando fino ai denti e che potrebbero commettere qualche pazzia da un momento all’altro. In ogni caso il problema principale del nostro pianeta è la presenza dell’essere umano.
L) Ho notato che in casa Anguish Force gli avvicendamenti dei membri sono abbastanza frequenti. Come reagite a questa instabilità?
LGD) Reagiamo andando avanti per la nostra strada. Se un componente non è all’altezza o peggio ancora, adotta dei comportamenti poco onesti nei riguardi dei suoi compagni, viene allontanato e si volta pagina. E’ accaduto spesso, come hai potuto notare, ma finche non saremo tutti affiatati e rispettosi degli altri allo stesso modo, accadrà ancora purtroppo.
L) Cambiando argomento, come hai potuto notare, Apulian Destruction è una rivista decisamente orientata verso gli anni’80, non certo per una forma di malinconico passatismo (ci tengo a precisare ndr.) ma per offrire un utile spunto alle nuove generazioni al fine di avvicinarle al pensiero del Metal nel modo più vero e sano possibile. Che ricordo hai dei tuoi anni ’80? Com’era la scena e com’è cambiata oggi?
LGD) Negli anni ’80 se entravi in un negozio di dischi e acquistavi un album di una band famosa o comunque abbastanza affermata, non rimanevi mai deluso, visto che nel frattempo quei dischi sono diventati tutti dei classici.
Oggi le riviste e i media pubblicizzano delle band superprodotte che non hanno idee e che si sentono pure degli idoli(!). Al giorno d’oggi coi pc e con tutti questi piccoli geni dell’informatica domestica è possibile per chiunque realizzare un album (giusto per fare qualcosa) e i risultati si vedono. Una volta anche tra i metal-kids c’era una vera fratellanza metallica e anche più senso dell’onore tra le persone. Oggi siamo di fronte ad una generazione senza valori di base e quella ipotetica grande famiglia di metallari che ti spingeva a trattare come un fratello un metallaro appena conosciuto, magari su un treno putrido, non esiste più. Ridateci gli Eighties!!! (concordo pienamente ndr.)
L) La vicinanza alla Germania (essendo voi di Bolzano) agevola la fruizione del metal, soprattutto nell’organizzazione di concerti e festival? Potete contare sulla collaborazione dei locali e delle istituzioni?
LGD) La mentalità più nordica che contraddistingue l’ Alto Adige, c’ha sicuramente aiutati nelle cose più pratiche. Le istituzioni locali, sia comunali che provinciali, che colgo sempre l’occasione di ringraziare, c’hanno fornito il loro supporto in più di una occasione. Anche organizzare eventi è una cosa molto frequente per le band. Io stesso ho organizzato in passato nel mio paesino l'”Atzwang Metal Fest“senza avere quasi nessuno che me lo impedisse e spero in futuro di mettere in piedi una seconda edizione.
L) Ho voluto farti questa domanda perché come ben saprai il Sud Italia è caratterizzato da una totale indifferenza al nostro genere sia da parte delle istituzioni sia da parte di sedicenti supporter (facendo i debiti distinguo e cioè parlo del Total Metal Fest a Bari e dell’ Agglutination inBasilicata ndr.), che invece di fare presenza e massa si disinteressano completamente alla nostra causa. Cosa cercheresti di fare in una situazione del genere?
LGD) Anche io sono di origini meridionali e spesso vado nella mia abitazioni irpina e nonostante i problemi che tu hai messo in luce, vedo che lentamente le cose stanno cambiando anche al Sud. Le persone si stanno lentamente evolvendo e credo che le battaglie per organizzare più eventi metal si cominciano ogni tanto anche a vincere. Dunque stringiamo ancora più i denti e cerchiamo di avere ancora un pò di pazienza.
L) Il metal è un genere crudo, vero e tangibile. Secondo te questaattitudine dura viene mantenuta solo sul vinile o anche su un freddo easettico mp3? In pratica, in base alla tua esperienza il vero metal lo puoi godere solo su vinile o su ipod?
LGD) La cosa speciale del metal di un tempo era uscire di casa con dodici mila lire sudate, comprare un disco, stare sull’autobus ad ammirare tutti i dettagli della copertina e, una volta arrivati a casa finalmente ascoltarlo per giorni interi, anche perchè per parecchi tempo non avresti potuto permetterti di ascoltare altro. Oggi c’è la tecnologia e ammetto che sarebbe da stupidi tentare di opporvi, ma devi ammettere che la magia di un tempo sia svanita. Se almeno si potesse fare qualcosa per impedire a chiunque di scaricarsi di tutto senza regole…
“La cosa speciale del metal di un tempo era uscire di casa con dodici mila lire sudate, comprare un disco, stare sull’autobus ad ammirare tutti i dettagli della copertina e, una volta arrivati a casa finalmente ascoltarlo per giorni interi, anche perchè per parecchi tempo non avresti potuto permetterti di ascoltare altro.” |
L) Cosa vuol dire per te ‘defender‘ e che riscontri ha nella vita di tutti i giorni?
LGD) Io parlo per me stesso e oggi come un tempo sono un metallaro al 100%. Ascolto solo metal senza compromessi, compro solo album vecchi o di gruppi attuali che fanno metal puro.Mi tengo informato con le riviste settoriali e i portali. Quando non indosso una t-shirt di una band metal e il mio chiodo, vesto di nero, ma non come un gotichello (che quando un passerotto gli vola sulla testa tenta di scappare perchè pensa che sia un pipistrello e poi inciampa con i suoi stivaletti belli lucidi in una pozzanghera piena di merda.) Dico questo perchè quello del metallaro è uno stile di vita e anche se ora non porto quasi mai i pantaloni iper-strappati e tutte le borchie e le toppe di un tempo che fu, non perdo un’ occasione a chiunque me lo chieda la mia FEDE. |
L) Dimmi tre aggettivi per definire gli Anguish Force.
LGD) HEAVY – METAL – FOREVER
L) Dimmi tre aggettivi per definire il Metal.
LGD) TRASCINANTE – APPASSIONANTE – UNICO
L) Se fossi chiamato a combattere per una causa giusta, quale brano vorresti sentire prima di partire alla carica?
LGD) Se me lo chiedi così posso solo risponderti ‘The Trooper’.
L) Bene Luigi, lo spazio è tutto per gli A.F. In bocca al lupo per tutto e Keep the metal faith alive!
LGD) Grazie a te da parte di tutta la band e Stay Metal!!!